TB_l’opinione … o

L’incontro!

          “Ciao, continuo ad introdurmi nei vostri pensieri, oramai da quattro giorni, vuoi un caffè?”

“Beh, magari un caffettino lo bevo, anche se forse ci starebbe meglio una tisana antinfluenzale, sai di quelle che si trovano sulle bancarelle dei mercatini dell’antiquariato. Benvenuta nel mio blog! “

“Oh Cielo!!! “

          Ma com’è che ci si conosce in rete? Bella domanda, direbbe qualcuno, anche perché le possibilità sono tante, la più banale è quella di leggere un commento da un blogger amico, incuriositi, si seguono le orme di chi lo ha lasciato e così il gioco è fatto. Ma non sempre l’impressione è delle migliori, il commento a volte è molto meglio del blog stesso e allora si gira l’angolo e ci si dimentica del “nuovo arrivato”.

          Altre invece, il contenuto incuriosisce, s’incominciano a leggere gli articoli più vecchi non prima di essere stati nella pagina dell’about. E già, la curiosità è tanta, si cerca anche soltanto un cenno per avere un’idea più precisa della persona che ci troviamo davanti, una foto, una notizia biografica, l’età, la provenienza, insomma, malgrado per chi naviga sia assodato che il contatto è solo di tipo virtuale, la voglia di dargli oltre che all’anima anche un corpo è tanta, dimenticando poi che quel corpo resta comunque distante mille miglia, niente sguardi, quindi, gesti, sorrisi o ammiccamenti.

          Un’immagine sconosciuta che prende corpo man mano che si leggono i suoi pensieri e tutto dipende poi da quelle parole scritte, fatte magari solo per un bisogno personale, senza l’intenzione di comunicare qualcosa se non a se stessi. Gli articoli di una blogger che seguo da un paio d’anni mi rimandano spesso l’immagine di una persona che lotta per identificare uno spazio nel quale collocarsi, una ricerca di se stessa che ha del tragico, lasciando chi legge, in questo caso io, senza parole, ma poi scopro che molto di quel dolore urlato è solo l’occasione per scrollarsi di dosso un fardello che in qualche modo l’opprime, insomma, per lei il blog è un po’ come il lettino dello psicanalista, artefice, protagonista, lontana in un certo senso da tutto e da tutti, una forma di condivisione anche questa, più intima, forse meno complice, può darsi, ma pur sempre un modo per esserci.

          Scrivevo tempo fa: “In questo spazio, ho trovato una via da seguire, e senza che me ne rendessi conto, è diventata lunga, a volte piena di ostacoli, di silenzi non contemplati, di lunghe code nell’attesa di risposte non sempre ricevute.

              Ma gli sguardi continuavano a non esserci.

E poi, pian pianino, ho trovato le persone, semplici persone che avevano voglia di dividere, e questo “spazio”, le lasciava libere di farlo, proprio perché non era ad un post che dovevano rispondere, ma solo a quel bisogno che è un po’ di tutti, di parlare solo per farlo, di parlare per ricevere, se era il caso, una risposta.

          Ed è in quelle parole, dette senza volere chiedere, e in quelle risposte date solo per la voglia di esserci, che ho incominciato a scorgere gli sguardi.”

          Il momento dell’incontro che è finalmente avvenuto … “seduti uno accanto all’altro, alla ricerca di calore, il suono della voce di chi parla, è un sottofondo alle cose che dice; a volte risate incontrollate, a volte poesie sussurrate, a volte canzoni strimpellate, a volte racconti di storie che con le storie non hanno niente a che vedere, a volte arringhe appassionate su cose che purtroppo possono dividere, a volte confessioni fatte sottovoce” l’immagine di un viso che rimane impressa nella mente.

 by Arthur

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19 pensieri su “TB_l’opinione … o

  1. In questo tuo scritto, prospettandoci in poche parole una analisi approfondita di un mondo che ammetto di conoscere poco, Arthur, ti ritrovo completamente.

    Mi piace l’idea che dopo un po’ che ci si scrive, anche lo sguardo della persona è visibile, come dire che certe barriere alle volte e se uno ne ha voglia, non esistono.

    Nella vita reale, non sempre avviene così, pur potendo contare di elementi senz’altro più evidenti.

  2. Ogni volta , approcciandomi ad un/una nuovo/a blogger ho pensato ” secondo me questo/a tizio/a ha questa faccia qui!” … ed è incredibile perchè è vero , esatto , straordinariamente rispondente a realtà: per esempio , quando ho cominciato a leggere Sol ho pensato ” questa Solindue qua , deve una faccia piu o meno così….” , molto tempo dopo Sol ha pubblicato una sua mezza foto ed è stato un piacere trovarmi davanti ad una Sol che avevo da sempre immaginato come era davvero!
    Chissà , forse le nostre parole sono meglio di uno specchio!

  3. No, scusa, a questo punto sorge spontanea una domanda, quando mi hai letto la prima volta, come hai immaginato la mia faccia? 🙂

    E comunque, anch’io t’immagino…

  4. Oh Cielo ragazzi…ma cosa vi fa pensare che quegli occhietti occhialuti siano davvero i miei?
    Nessuno di voi tranne Lulù mi ha mai realmente vista.
    Vorrei farvi riflettere.
    Non è che vi fidate un po’ troppo all’immagine immaginifica che ho costruito di me senza che vi rendiate conto che magari sono solo un ologramma, un bluff?
    Come faccio a fidarmi del fatto che quel bel bimbetto è davvero il nostro Arthur a 4 anni?
    Magari ho preso quegli occhi da una foto su internet…e quella bella ragazza in costume sul sito di Stella non è lei, ma una sua amica…potrei continuare…
    Ci fidiamo così ad occhi chiusi? Abbiamo “fede”?

    • Santo Cielo, anzi, no, OH CIELO, hai ragione, come facciamo a fidarci di un’immagine che, proprio perché tale, potrebbe essere di un altro o di un’altra?

      ‘nnagg… ‘ste donne… !!!

      Incomincio da me… sì, sono io a 4 anni, anche perché mentire su di una foto da bambino sarebbe proprio il massimo, magari potrei farlo con quella da grande, quella che ho pubblicato nell’immagine di testata del mio blog, ma mi domando e dico, per quale motivo avrei voluto farlo?

      Le persone che frequentavo prima nell’angolo delle chiacchiere di Diemme, non avendo mai visto una mia foto, pensavano che magari fossi una vecchietta arzilla che si prendeva gioco di loro e, infatti, ad un certo punto, preso tra due fuochi, mi è stata data la possibilità di pubblicare un post (non avevo ancora il blog…) e così ho pubblicato, per fugare ogni dubbio, anche la foto della mia scrivania… 😆 (sono un tipaccio giocherellone… 🙂 )

      Chissà quale è la verità… !!!

      Ps: e comunque, da come scrivi e per quello che scrivi, non possono che essere tuoi quegli occhioni dietro gli occhiali, appunto!

  5. Io preferisco non immaginare, in realtà, mi piace ascoltare, leggere…..non è un viso che mi dice come è la persona che mi legge o che mi sta leggendo……….ma le parole che scrive a me o nel suo spazio bastano 🙂

  6. Dopo che ho più volte dichiarato la mia veneranda età (più di 999 anni) non oso pensare come posso essere eventualmente immaginato da qualcuno, il sosia di Tutankhamon, il ritorno della mummia, mannaggia mannaggina, ahahah.

    vabbè ciaooo neh!

  7. Lascerò il dubbio se quegli occhi siano o meno i miei. Come dice “Penelope” non dovrebbe essere importante: è importante ciò che dico e quello è realmente il mio pensiero del momento.
    L’idea della scrivania di Arthur è bellissima, magari posterò anche io la mia uno di questi giorni e vediamo cosa viene fuori di me.
    Per quanto riguarda Alan … io me lo immagino un uomo alto e magro con tanti capelli scuri, il che avendo 999 anni può solo significare che sono tinti! 😆

    • Troppo buona, troppo buona, ma hai toppato alla grande, ahahah, si vede che sei giovane come l’aglietto (così si dice da noi nel profondo Nord/ovest), ahahah, voi che siete malati di quella strana malattia non infettiva che tutti nella vita almeno una volta si prendono, mi riferisco alla gioventù, dimostrate di avere una fantasia molto fervida, ma poco funzionale, ahahah, sono esattamente l’opposto di quello che hai immaginato, in compenso ho effettivamente più di 999 anni. ciaooo neh! alla prox.

  8. Oooooooook !Sol ha perfettamente ragione e io non mi ero adeguatamente spiegata ; io mi ero immaginata Sol più o meno così , con quegli occhietti vispi lì , quei capelli lì , ma questo dipende dal suo modo di scrivere , di usare la punteggiatura , di usare le esclamazioni : insomma dal suo modo di essere blogger. Quello che mi ha fatto pensare che quella mezza foto fosse realmente lei , però , ha molto a che vedere con la mia precedente vita da blogger e col fatto che , in molte occasioni , i miei giudizi preliminari sui blogamici che poi andavo a conoscere erano incredibilmente esatti…corrispondenti !

    E badate bene , non solo i giudizi positivi .

    Ancora una volta , a Sol la ragione assoluta : in rete non ci si può e non ci si DEVE fidare troppo . Io ne ho la prova : li avete letti i miei post antifacebook?
    Qui si può essere chiunque , poi sparire , ricomparire ed essere altri …è tutto possibile!

    Quello che intendevo dire è che la mano che scrive quei post ha sicuramente lo spirito allegro , fattivo , creativo , positivo e vispo che in quella faccetta allegra della foto ci sta benissimo . Se fosse stata riccia , con i capelli verde acido e truccata tipo corvo avrebbe stonato un tantino non vi pare?

    Per finire sappiate che esiste una ragione per cui su koalanation non ci sono foto di E. . La ragione è che l’immagine a volte inganna se messa prima del contenuto , sia nel bene che nel male. E io , ai miei contenuti , ci tengo un bel pò!

    Ah comunque , caro Arthur , sappi che giusto poco tempo fa ho fatto questo esatto pensiero :”che strano , Arthur è uno di quei blogger a cui non riesco a dare un volto ” . Mi hai fregatoooo!

    • Beh, la cosa non mi lascia molto contento, perché vorrebbe voler dire… no, dimmelo tu cosa potrebbe voler dire?

      Pensa che invece pensavo di essere come un libro aperto.

  9. Ah ah ah non lo so che vuol dire ! Probabilmente dipende dal fatto che i tuoi scritti sono spesso molto criptici , che non lasciano passare segnali forti e chiari del tuo modo d’essere .Ogni tuo post è diverso dall’altro , spesso anche nello stile , segno che ami il delirio delle parole , la ricerca continua , la libertà di espressione. Potrei raccontarti di come penso tu sia caratterialmente , questo sì , ma davvero non riesco a delineare un volto!
    Una cosa che , in effetti mi ha confusa molto sono state le tue foto : sono foto molto mature , comunicano stabilità , tradizione, padronanza di se … se avessi visto solo quelle e non avessi mai letto il tuo blog avrei pensato ad un uomo sulla cinquantina , moderno , che ha girato il mondo e ancora lo gira .

    Oh ma non abbiamo una strizzacervelli qui tra i blogamici ? Vogliamo una spiegazione scientificaaaaa!

  10. Ebbene SI! hai ragione, non hai toppato, sono più o meno quella dell’immagine che hai pubblicato, a parte il colore dei capelli ed un girovita in grado
    di donarmi una certa armonia. ahahah

    Ciaooo neh!

  11. Innanzitutto, il mio volto è lì in bella vista nell’immagine di testata, anche se gli occhi sono coperti da occhiali scuri, che non mi servono per nascondermi, ma solo perché la luce del sole la reggo meglio così (quella è una foto fatta d’estate ed ero in piena luce…)

    Sul fatto che io sia criptico, beh, può darsi, anche se, in effetti, fin’ora mi è stato detto completamente tutto il contrario, ma può darsi che dipenda dal fatto che non hai letto molto di me, nel blog, su cento articoli circa pubblicati, alcuni sono veramente criptici, e l’ultimo, Fili d’erba, ne è un esempio. Alle volte mi piace usare la metafora, parlare per “espedienti” che diano un quadro a chi mi legge da interpretare nel modo più vario possibile, insomma, le mie parole sono un po’ come le foto che faccio, ad ognuno la possibilità di vederci ciò che vuole, ma sempre con un filo conduttore comune, quindi senz’altro un discorso che con l’astratto non ha nulla a che vedere.

    E poi è vero, in questo ci hai azzeccato, amo il delirio delle parole, la ricerca continua, la libertà d’espressione (come vedi le ho messe nello stesso ordine tuo… io mi sento libero dentro…), ma solo perché mi piace comunicare e l’unico modo che conosco per farlo è questo e per mia fortuna i riscontri mi danno ragione.

    Sono quindi un misto delle cose che hai detto, compresa la mia presunta maturità (può darsi…), l’essere moderno (senz’altro…) e che mi piace viaggiare, (anche e molto…), anzi, direi che mi piace guardare, che è poi il termine più giusto. (questo vien fuori senz’altro dalle mie foto…)

    E adesso basta parlare di me altrimenti la cosa diventa noiosa.

    E comunque, mi sa che tu sei birichina… hai presente la foto che ho appena postato? Beh, più o meno…

    La prossima volta ti racconto come invece io vedo te.

  12. Birichina iooooooooooooooooooooooooooo? Noooo ma va ! 😛 😛 😀 😀

    Qualcuno tempo fa mi disse che sono come quella canzone di Cremonini :
    “…che sono un serpente con ali da diavolo e un cuore da re…”

    ps:mi è piaciuto questo post …bravo Arthuuuur!

  13. Pingback: L’incontro! | arthur…

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