Intimo top uomo

by Luciano

Canotta, canottiera, maglietta intima, intimo top uomo, T-shirt a pelle, inner layer, camiciola, maglietta della salute…

Comunque la chiamiamo, sempre di quell’articolo si tratta.

La domanda è: d’estate sì o d’estate no?

Be’, dove non passa il freddo non passa neanche il caldo, secondo l’ammonimento popolare; lo dimostrano quelle popolazioni di zone torride del pianeta che indossano, per l’appunto, lana sulla pelle, sotto altri strati di vestiario.

So di alcuni che anche qua da noi, a tutt’oggi, utilizzano canottiere di lana, anche in piena estate; pure io ho portato, da giovane, dei capi intimi in lana, pure in piena stagione calda, passando poi a lana-fuori-cotone-sulla-pelle, per terminare con prodotti moderni, realizzati con fibre sintetiche; capi innovativi, sul mercato già da qualche tempo, pensati per gli sportivi, ai quali promettono l’allontanamento del sudore dalla pelle e la protezione contro l’umidità ambientale.

In effetti, indossando una di queste magliette non è che si smetta di sudare… magari! Tuttavia, c’è comunque una bella differenza: una camicia o una polo senza nulla sotto si attacca alla schiena umida, per di più raffreddandosi rapidamente, quando le condizioni ambientali variano, mentre uno strato intimo, specialmente uno di questi articoli tecnici, si frappone efficacemente tra epidermide e abbigliamento, mitigando di molto il disagio.

Io le indosso tutto l’anno (naturalmente, se utilizzo una T-shirt quale capo esterno, sotto non metto nulla!) e mi trovo molto bene, perché la camicia o la polo rimangono abbastanza in ordine e la mia schiena resta piuttosto a suo agio. Assorbono davvero buona parte dell’umidità, endogena o esogena che sia, e hanno la mezza manica, sebbene di misura contenuta, la quale contribuisce non poco a proteggere le mie non più giovani spalle dai guasti che l’umido può procurare.

Però, siamo alle solite: quanto è più fico, per noi maschi, andare con una V di torace in bella vista, anziché mostrare una maglina della salute sotto la scollatura?

Quanto le ragazze aborrono questo capo maschile e quanto lo tollerano?

È chiaramente uno di quei casi in cui scendono in campo schieramenti contrapposti, come spesso avviene per l’abbigliamento.

Allora, se siamo alle solite, voglio sostenere la mia tesi: abbigliarsi confortevolmente non ha prezzo. Naturalmente, pure un bello stile è impagabile. Di sovente le due esigenze male si accordano, quando non contrastano addirittura.

Che fare?

Non c’è altro che utilizzare la propria buona misura, contemperando benessere e stile per quanto sia possibile, lasciando senz’altro prevalere l’aspetto che per ciascuno di noi riveste la maggiore importanza.

Insomma, ho scoperto l’acqua calda. Che ciascuno faccia come crede, per quanto bombardato da stimoli e impulsi di ogni sorta, generati e diffusi dalle cattedrali dell’apparire. Consapevole di essere tutt’altro che immune alle sirene dell’edonismo, mi contento di non dispiacere troppo ai più, per il modo in cui mi presento, concedendomi di rimanere il più possibile a mio agio fisicamente.

La mia compagna ha già minacciato di far scomparire dal mio cassetto le magliette tecniche bianche, assieme all’eredità di quelle in lana/cotone. Ebbene, non le do affatto torto, se non le piacciono; ma è pur vero che quelle tecniche bianche non le indosso mai a vista, riservandole ai casi, oggi per me rari, un tempo frequenti, in cui io indossi una cravatta, mentre quelle di lana/cotone proprio non le metto da una vita.

Farò l’impossibile, invece, per continuare a portare le mie belle magliette tecniche di colore scuro, blu o nero, secondo l’occorrenza. Lei, la signora, non ha mai sudato in vita sua. Semmai, come diceva Sherlock Holmes, può darsi che qualche volta abbia traspirato. Una vera signora, non c’è dubbio. Gran classe.

Io, al contrario, faccio largo uso della termoregolazione epidermica e quindi non intendo esimermi dal vestirmi di conseguenza. Mantengo il controllo su molte delle mie manifestazioni animalesche: in presenza di terzi evito di effondere gas corporali, di nettarmi le narici con le dita e così via, per quanto forti queste pulsioni siano.

Quanto al sudore, invece, non so proprio come fare.

Mah. Vedremo come va a finire.

Un pensiero su “Intimo top uomo

  1. Pingback: The Best number five | The Best Magazine

Lascia un commento